I telai di Camilleri
È pratica diffusa nelle varie articolazioni del mondo “neosuddista” l’estrazione da testi di personaggi noti di frasi a effetto per sostenere la propria tesi di un Sud-Italia aggredito e impoverito dai “predoni” del nord. E talvolta c’è chi, senza volerlo, dà loro una mano. Andrea Camilleri, peraltro convinto sostenitore della necessità dell’unità d’Italia, – in un’intervista del maggio 2012 definì Giuseppe Garibaldi «una sorta di Che Guevara, che però non commette il suo errore, cioè andare dove non c’è un terreno fertile» -, in un articolo apparso sul quotidiano «L’Unità» del 5 luglio 2010 sostenne che dopo il 1860 «i telai, ottomila ce n’erano in Sicilia e chiudono nel giro di due anni, perché si preferiscono i telai biellesi»; e aggiunge che «va a picco il grafico della natalità» per l’introduzione del servizio militare obbligatorio, che non ci sarebbe stato sotto il governo borbonico.
Read More